SIMONE BAIS CI RACCONTA DI LUI

Dopo una pausa di qualche settimana ritorna la finestra dedicata ai nostri atleti. Il giovane allievo SIMONE BAIS la scorsa stagione si è rivelato ottimo protagonista delle piste nelle gare brevi piazzando un sesto posto ai campionati Italiani su pista allievi nei 110h. Ha ben iniziato il 2011 rivelandosi buon protagonista delle prime gare indoor cogliendo subito il suo primato indoor nei 60h.
 

 
      1.       Presentatevi: quanti  anni avete, che studi fate, da quanto l’atletica ed in che specialità?    Ciao a tutti, mi chiamo Simone Bais e ho 16 anni, per iniziare vorrei mettere in chiaro che scrivere  non è il mio forte quindi se faccio qualche errore non fateci caso e perdonatemi.
Frequento il liceo scientifico- tecnologico a Rovereto e pratico atletica da 3 anni circa, facendo un po’ tutte le specialità, anche se mi sto orientando verso gli ostacoli; disciplina che meglio mi riesce e mi dà soddisfazione.
      2.       Per quale ragione hai  iniziato a praticare l’atletica leggera?    Sinceramente ho iniziato a praticare l’atletica per divertimento, per avere un passatempo e per conoscere nuove persone. Poi però è diventata una passione e, senza l’atletica, non riesco più a stare; ormai fa parte della mia vita.
      3.       In questo momento è necessario definire il vostro impegno verso la specialità che praticate. Avete un’idea chiara o molti dubbi?  In questo momento i dubbi sono molti e non solo legati all’atletica. Sicuramente il periodo che sto attraversando non aiuta. Per quel che riguarda lo sport, ciò che maggiormente mi spaventa è proprio questa fase di cambiamento. Quindi il dubbio che ho sono proprio “me stesso”, come dire, la paura di cambiare nel tempo, di non voler  e di non poter andare avanti come sto facendo ora.  Comunque sia, al momento so che sto seguendo la strada giusta e che il mio impegno sarà sempre al massimo.
4.       Nella vostra pur breve carriera sportiva avete avuto già delle esperienze. Saranno di stimolo per il vostro proseguire nello sport?   Certamente. Sono le esperienze che mi hanno aiutato a crescere e a maturare soprattutto quelle negative. Sono queste che, pur se molto dolorose e difficili da digerire, aiutano ad andare avanti, a mettersi in discussione e a far emergere i punti deboli sui quali si può lavorare per trasformarli in punti forti.
5.       Queste esperienze sportive come pensate influenzeranno la vostra vita futura?  Ho già avuto modo di sperimentare come queste esperienze siano utili per superare alcune difficoltà che si presentano sulla nostra strada. Sono sicuro, quindi, che l’atletica mi insegnerà molte e molte cose ancora che miglioreranno in positivo la mia vita.
6.       Allenavi  lo definite un sacrificio, un piacere oppure……?  “Allenarmi” ha molti significati per me. Sicuramente è un grosso impegno; non lo definirei proprio un sacrificio perché lo faccio molto volentieri preferisco chiamarlo “grosso impegno”. La palestra è il luogo dove libero tutte le tensioni che accumulo nel corso della giornata, il luogo in cui sto bene sia fisicamente che psicologicamente e soprattutto il luogo dove trovo i miei amici.
7.       Avete difficoltà a far convivere la pratica sportiva con studio, amici e famiglia? No, non ho difficoltà a trovare lo spazio per ogni impegno, anche perché, fortunatamente, riesco a organizzarmi facilmente ed anche questo penso sia un insegnamento dell’atletica.
8.       Pensate  che diventare un campione sia cosa riservata ai soli superdotati  fisicamente oppure anche a chi sopperisce alla minor predisposizione mettendo più  volontà e determinazione?  Sono certo che se non si ha abbastanza passione verso l’atletica o verso qualsiasi altro sport “non si arriva da nessuna parte”. Si può essere fisicamente molto dotati ma se non si crede in ciò che si fa mettendoci corpo, anima, cuore e cervello difficilmente si va lontano. Soltanto il nostro “essere dentro” ci può far diventare campioni; magari non del Mondo o d’Italia, ma campioni per noi stessi che è ciò che veramente conta.
9.       In  genere come reagite alle difficoltà? Io generalmente mi definisco un ragazzo molto sensibile che tende a subire le difficoltà e non reagire e superare gli ostacoli che mi si presentano (sarà per questo che ho scelto come disciplina la corsa ad ostacoli??? Mah, la vita!!). Per fortuna le persone che mi stanno vicino mi aiutano ad affrontare le difficoltà a testa alta e ad usarle come stimolo per andare avanti.
10.   Quale dovrebbe  essere il rapporto fra atleta ed allenatore secondo te? A questa domanda posso rispondere “solamente” parlando del rapporto con il mio allenatore (sfrutto l’occasione per ringrazialo veramente tanto) che secondo me è ottimo e non potrei desiderare di meglio. Perché il rapporto tra un atleta e un allenatore secondo me è percorrere un lungo percorso insieme maturando un progetto, crescendo e superando le difficoltà, trasmettendosi passioni e emozioni uno a fianco all’altro.
11.   Dalla tua Società Sportiva che cosa ti aspetti?  Ringrazio molto la mia società dato che mi permette di fare atletica, quindi di allenarmi, di fare gare e soprattutto di divertirmi e non mi aspetto nient’altro da essa.
12.   Quale rapporto hai con i tuoi compagni di squadra e con gli avversari? C’è poco da dire per rispondere a questa domanda; il rapporto con i miei amici è ottimo, siamo  un gruppo molto unito e affiatato, lo stesso con i miei amici delle altre società (non li definirei avversari; è sempre una grande festa quando ci ritroviamo in pista a sfidarci.)
13.   Oltre all’atletica avrai di sicuro qualche altro interesse. Ci puoi dire le cose che ti appassionano o vorresti realizzare? Non ho molti altri interessi oltre l’atletica, poiché dedico gran parte del mio tempo libero a allenarmi. Comunque vorrei realizzarmi bene anche negli studi, poi mi trovo con i miei amici a fare cavolate come tutti i giovani.
14.   Il tuo sogno nel cassetto? Il mio sogno nel cassetto è quello di vivere insieme all’atletica e per l’atletica… Sarà  difficile aprire questo cassetto, ma ci proverò.
15.   I vostri amici, quelli che non fanno sport (se ne avete) cosa pensano del vostro impegno agonistico/sportivo?  Gran parte dei miei amici praticano sport o un attività a cui dedicano molto tempo, quindi condividono le mie idee e il mio impegno verso l’atletica.
Volevo ringraziare soprattutto (non in ordine di importanza) il mio allenatore Erma, la mia famiglia, la società e i miei amici che mi sopportano! Grazie a tutti, ciao ciao.
 
 
 
Ringraziamo il giovane Simone che con la sua simpatia augurando Lui una stagione con i fiocchi.