POSTINGHEL SUPER E MEZZOFONDISTI/E IN CERCA DELLA FORMA MIGLIORE

In sintesi si può definire così il risultato delle 4 maxistaffette targate CRUS nella “BOVOLONISSIMA” in gara sotto una continua pioggia e vento allo stadio Comunale di Bovolone il 26 aprile.
Un’ottimo Fabrizio Postinghel, il quale ha dimostrato che non ha bisogno di gareggiare moltissimo per entrare in  forma, ha guidato un sestetto inedito ma interessante concludendo la serata con un ritmo che mai in passato aveva espresso:3’04 akm. I suoi degni compagni hanno dimostrato di essere vicini alla forma migliore correndo a ritmi di 3’15”: un Luca Mazzola da “9” (partito fortissimo e non certo scoppiato), un Giuliano Bressan simbolo “dell’onesto faticatore” con risultati da specialista, un Diego Viesi e Luca Capelli autori di una corsa senza infamia e senza lode ed un Marco Capelli tutto entusiasmo ma elle prese con il difficile compito di competere con chi ha potuto formarsi in gioventù. Il risultato un 7^ posto importante in un lotto di 43 staffette in gran parte messe insieme con atleti di società diverse. Fra i Master in evidenza
Giulio Bonapace
ed Enrico Adami, che assieme a
Fabio Bianchi
,
Michele Senes
, Michel Civettini, e Danilo Robol (caposquadra staffetta B) hanno ottenuto il 17esimo posto. La staffetta “C” con l’ottima frazione per Fabrizio Cuel (reduce dalla maratona di Treviso corsa in 3h10”) segnala anche il ritorno alle competizioni del “Mondiale Master”
Andrea Senes
e alla pista di Luca Osti, ostacolista della squadra assoluta qualche anno fa; buone prove anche dagli inossidabili Mauro Dallacosta, Roberto Comai e Mauro Mazzola.
Un’ottimo terzo posto per la di squadra femminile guidata per l’occasione da Silvia Pedri, che in attesa del 10.000 fra un paio di settimane prova il ritmo di meno 4’00 a km compiendo 5.200m in 20’ e pochi spiccioli: le giovani Veronica Costa e Federica Scrinzi mettono fieno in cascina dimostrando crescita sulla resistenza da trasformare sulle distanze loro di gara; le più esperte
Fabiana Limelli
, Nicoletta Spagnolli e
Marina Caracristi
un po in difficoltà più per il freddo che per ragioni di forza.
In conclusione, un’esperienza importante sicuramente da riproporre magari pensando al ritorno alla 24ore Lupatotina.