LA 19ima LAGARINA NEL SEGNO DI VINCENZA SICARI

L’azzurra si impone davanti alle gazzelle africane; tra gli uomini exploit del giovane Too

Cercava importanti indicazioni in vista della caccia al minimo olimpico nella maratona Vincenza Sicari e le risposte ottenute al termine dei 73 minuti di gara hanno confortato non poco la ventinovenne dell’Esercito che stamane a Villa Lagarina si è ritagliata un ruolo da assoluta protagonista nella diciannovesima edizione de “La Lagarina – Maratonina della Pace” organizzata come di consueto dal Crus Ottica Guerra Pedersano.

La lombarda si è presentata in riva all’Adige proprio per un test in ottica maratona (“Nei prossimi giorni deciderò se partecipare a Torino o a Padova”), per valutare lo stato di forma a poche settimane di distanza dalla sfortunata prova di Roma. Le sensazioni provate nei 21 chilometri e 97 metri disegnati tra Villa Lagarina e Aldeno sono state quelle giuste: “Mi sono trovata bene, ho sentito le gambe girare e ho rispettato la tabella oraria che mi ero prefissata. Il minimo olimpico è di 2:29’59”: conto di scendere attorno alle 2 ore e 28 minuti ma dovrò vedermela anche con Rosalba Console e Anna Incerti, speriamo bene.”

Sulle strade trentine la Sicari non ha trovato grossa resistenza nel superare le due africane presenti al via, la keniana Gladys Biwott (vincitrice una settimana fa a Prato) e la tanzaniana Zakia Mrisho: rallentate dal vento e dal tracciato piuttosto muscoare le due gazzelle non sono mai riuscite ad impensierire la lodigiana, chiudendo la rispettiva fatica a debita distanza dalla leader mentre in quarta posizione la roveretana Veronica Chiusole (US Quercia) si guadagnava il titolo provinciale di specialità condito con il nuovo primato personale di 1:20’56”, seguita ad un paio di minuti di distanza dall’altra mamma trentina Lorenza Beatrici (Atletica Trento).

Si era chiusa una decina di minuti prima invece la gara maschile che ha trovato nel ventenne keniano Juluis Too l’outsider di giornata, capace di scardinare le resistenze dei grandi favoriti per imporsi all’esordio nella mezza maratona sul territorio italiano.

La prima parte di gara aveva però messo in mostra il ventottenne austriaco Markus Hohenwarter, capace di scandire un ottimo ritmo che gli ha consentito di giungere per primo, e con margine, al giro di boa di Aldeno prima di prestare il fianco al ritorno degli avversari. E’ Cheruyot Ngeny a chiudere il buco, seguito dallo stesso Too, da Kaddour Slimani e dall’ecuadoregno Jefferson Monserrate.

Ad una manciata di chilometri dal termine Cheruyot ha tentato l’allungo ma Too non ha mollato la presa, rilanciando l’azione all’imbocco della cittadina di Villa Lagarina e facendo fruttare la maggior freschezza nel tratto finale, fino a chiudere la prova in 1:04’58. Piazza d’onore per Cheruyot Ngeny, terzo posto per Hohenwarter seguito da presso da Monserrate e Slimani. Sesto e primo degli italiani il fassano Massimo Leonardi (Atletica Val Brembana) che proprio per la sua appartenenza ad una società extra-provinciale ha visto il titolo provinciale assegnato al solandro Riccardo Baggia (Atletica Valli di Non e Sole).

Decimo posto per Fabrizio Postinghel, sicuramente il più pimpante tra i tanti gialloblù presenti tra gli oltre 400 partecipanti alla prova inaugurata come di consueto dalla competizione riservata ai diversamente abili a bordo delle Handybike: vittoria e record per l’altoatesino e campione del mondo di maratona Roland Ruepp: 38”54, quasi un minuto al di sotto del precedente primato, tanto per gradire.