Con “La 100km di Casa” un primo accenno di agonismo tutto Giallo/Blù

Il “Circuito di Volano” è da tutti i Runners della Vallagarina  utilizzato per gli allenamenti con controllo del ritmo, per test o semplici corse nella pace dei vigneti. È utilizzato dal primo giorno, da quando è stato creato, asfaltato. Ha visto transitare tutti i i tipi di corridore, dal più lento al campione, meno male che esiste.

Il 24 maggio “il Circuito” è stato teatro del primo sussulto agonistico in tempo di CoronaVirus  grazie a quattro faticatori che avrebbero dovuto partecipare alla “Cento km del Passatore”  (in realtà 3 dei 4… va beh).

In conseguenza dell’ovvio annullamento della gara ufficiale “100km del Passatore” l’associazione organizzatrice annuncia ed approva l’istituzione della “100 KM di CASA” per l’organizzazione dell’associazione “100km di Passione”.

La manifestazione prevedeva agli iscritti di percorrere i classici 100 km, o singolarmente, oppure con 4 atleti per una sorta di staffetta che poteva  essere corsa dai 4 anche in contemporanea,  su percorsi vicini casa e comunque nel rispetto delle disposizioni in atto. A fine corsa ogni concorrente ha fatto pervenire il tracciato GPS  agli organizzatori i quali messi insieme tutti i dati hanno ricavato le due classifiche che sono state pubblicate sui social per la soddisfazione dei partecipanti.

Ades vegnim ai nosi.

I nostri protagonisti sono stati Giovanni Gasperi (l’assicuratore, quel che assicura), Marco Campostrini (l’enologo quel del ristoro),  Alessandro Dacroce (l’informatico quel che certifica) e Davide Parisi (l’infiltrato, de sicur nol la feva en solitaria, almem ades). Il percorso è quello più lungo del Circuito di Volano, appunto – 3.530m con punto ristoro al km “zero”. Giovanni e Marco in senso orario, Alessandro e Davide all’inverso …. e via a girare ognuno per fare i 25km prescritti, con reciproci incoraggiamenti ad ogni incrocio.

Poi l’invio delle classifiche ed il resoconto: i “magnifici 4”  sono 15esimi, BRAVI, per un bel successo di partecipazione con circa un migliaio di frazionisti per più di 300 squadre.

Non stiamo a dire chi è stato il più veloce (tanto nel’emmaginem), e neppure il distacco dai primi (non ne enteresa) diciamo solo il tempo finale 7 ore 34 minuti e 46 secondi.

Quello che ci interessa e che conta è che i “magnifici 4” hanno provato a dare una spinta all’atletica agonistica della corsa tanto difficile da regolamentare in questo momento ma con la certezza che ci permetterà di scoprire modi diversi di organizzare e vivere le competizioni della corsa.