I FRATELLI MAZZOLA AI RAGGI X

La rubrica “CONOSCIAMOCI” continua con la seconda intervista dedicata ai fratelli Luca e Matteo Mazzola. LUCA, negli ultimi anni ha vinto 2 medaglie ai campionati italiani cadetti nei 2000m e lo scorso anno nel cross allievi. MATTEO invece predilige la velocità preferibilmente con ostacoli e quest’anno ha colto l’argento nei 300h Cadetti.
 
1) Quanti anni hai e che scuola frequenti?
Luca: Ho 17 anni e frequento il Liceo sportivo presso l’istituto Pozzo di Trento 
Matteo: Ho 15 anni e frequento l’istituto "Marconi" a San Ilario.
2) Voi  siete 2 fratelli, figli di sportivi. È solo per questa ragione che fate sport?  Perché l’atletica? Luca:  Faccio sport perché mi piace, perché tra calcio e atletica sono stato vivamente consigliato dai miei genitori a scegliere quest’ultima e non me ne pento. 
Matteo: Sicuramente avere dei genitori sportivi mi ha avvicinato allo sport, forse non avendoli avrei avuto un atteggiamento un pò riluttante nell’approcciarmi all’atletica.  Perché l’atletica? Semplicemente perché mi piace correre e perché non potevo più inseguire la carriera calcistica per infortunio.

3) In questo momento quanto tempo dedichi alla tua attività sportiva? secondo te è troppo? 
Luca: In  questo momento mi alleno dai cinquanta minuti all’ora e mezza per sei volte a settimana e penso che non sia mai troppo il tempo per allenarsi. 
Matteo: Dedico un paio d’ore per ogni allenamento, quattro volte a settimana. Quindi, otto ore settimanali; un’ottima via di mezzo per sfruttare il tempo libero senza pero danneggiare lo studio.

4) L’atletica ti assorbe tempo ed energie.  Questo tempo  lo consideri speso bene comunque? 
Luca: Il tempo per l’atletica a mio avviso è ben speso. 
Matteo: Si, penso di si, soprattutto perché correndo posso sfogarmi e caricarmi di energia.

5) Pensi che ti regalerà notorietà e soddisfazioni?  Anche economiche?
Luca: Speriamo di si ma non ci conto troppo.
Matteo: Soddisfazioni sicuro, notorietà non penso. Economicamente parlando bè, non credo io possa vivere solo con atletica.

6) Che cosa ti aspetti possa “regalarti”?  
Luca: Spero possa regalarmi ancora tante emozioni come ha sempre fatto
Matteo: Molte soddisfazioni a livello personale, e poi tanto divertimento.
7) Pensi che diventare un campione sia cosa riservata ai soli superdotati  fisicamente oppure anche a chi sopperisce alla minor predisposizione mettendo più  volontà e determinazione? 
Luca: Secondo me il campione non è sempre dotato ma ci sono atleti che sono diventati campioni grazie alla volontà e determinazione
Matteo: Bè, sicuramente chi parte con una marcia in più ha molte più possibilità di diventare campione di altri che c’e la mettono tutta. Ma con la determinazione e la fiducia in se stessi si può andare dappertutto.

8) Che ruolo ha, secondo te,l’allenatore nello sviluppo di un atleta? 
Luca: L’allenatore è fondamentale perché forma l’atleta sia dal punto di vista fisico che mentale e caratteriale.
Matteo: L’allenatore è il tuo secondo padre possiamo dire: e quello con cui ti sfoghi, che impari a conoscere nel tempo al quale racconti tutto.

9) Tu sai che ogni atleta ha, o dovrebbe, avere l’allenatore personale. Preferisci lavorare da solo con il tuo allenatore oppure con un gruppo di compagni?
Luca: Io lavoro da solo ma considero che alcuni tipi di allenamenti possono essere svolti con altri atleti.
Matteo: Qui bisogna vedere quali obbiettivi di sei prefissato di ottenere: se l’atletica la pratichi solo per divertimento, allora con un gruppo di compagni così l’allegria e il divertimento cono doppi, se invece vuoi contrarre risultati è meglio lavorare da soli, visto che sei più concentrato.

10) Quale deve essere il rapporto fra atleta ed allenatore secondo te?
Luca: Il rapporto tra atleta e allenatore deve essere di piena fiducia reciproca.
Matteo: Rapporto di assoluta fiducia: infatti se l’atleta, per esempio, non rispetta l’allenamento e non ha fiducia in lui vuol dire che non può crescere fisicamente.

11) Sai bene che il percorso per arrivare ad essere atleta completo è lungo ed impegnativo. Pensi di cercare di percorrere tanta  strada, oppure ti poni già dei limiti? In poche parole fra 15 anni pensi che indosserai ancora scarpette e canotta, per fare sport/atletica? 
Luca: Spero che il presente mi insegni ad amare lo sport e quindi fra quindici anni ad indossare ancora scarpette e canotta.
Matteo: Penso proprio di si: se non riuscirò a sfondare nell’atletica agonisticamente, non l’abbandonerò totalmente ma la praticherò amatorialmente.

12) Quale rapporto hai con i tuoi avversari?
Luca: Di piena simpatia,li considero tutti amici accomunati da un’ unica passione.
Matteo: In regione di amicizia, fuori sono un pò troppo baldanzosi per i miei gusti. Poi non li conosco, ma comunque gli rispetto.

13)  Dalla tua Società Sportiva che cosa ti aspetti?
Luca: Dalla società mi aspetto che continui così come ha fatto fino ad ora nell’aiutarmi a crescere come atleta.
Matteo:  Che mi supporti e che mi incoraggi sempre. Io la vedo come una grande famiglia, che mi è vicina nelle delusioni ma sopratutto nelle vittorie sportive.

14) Hai difficoltà a far convivere l’atleta e lo studente che è in te? E il tempo libero: è sufficiente per le tue esigenze di giovane?
Luca: Sono riuscito a creare un mix che mi permette di studiare, allenarmi e stare con gli amici in maniera soddisfacente.
Matteo: Come atleta devo trovarmi anche davanti a dei sacrifici: un pò del mio tempo libero (dove mi piacerebbe poltrire) mi tocca spenderlo andando a correre, ma di questo non mi lamento.  Con lo studio me la cavo, visto che sono molto intelligente 🙂
 
Luca  e Matteo (nella foto, sotto, che gli è valsa l’argento), pur fratelli, sono molto diversi, sia come carattere che come doti naturali ma in comune hanno una grande passione per lo sport che praticano. Auguriamo loro che si avverino le aspettative reciproche. Grazie della loro collaborazione.