IL GIRO DEL SOLOMBO VISTO E VISSUTO DA UN QUASI INGEGNERE

Questo piccolo racconto è tratto dal blog personale di PAOLO DALLAGIACOMA (nella foto) "On the road, on the rock". Paolo (el Gringo) è atleta con forte senso di appartenenza ai colori sociali è approdato al CRUS qualche anno fa non ancora podista. Lui dice che da giovane correva ma non sembrava – poi ha iniziato sul serio e sta godendo di tante soddisfazioni – le più importanti nelle maratone di Berlino e Treviso.

Like there’s no tomorrow
 
Per la serie "le gare viste da dentro" oggi si parla del "giro del Solombo", gara di corsa in montagna svoltasi domenica. I due protagonisti della pagina odierna sono "el Leoro" (o el Levro, come si direbbe dalle sue parti) e "el Gringo"; il primo vincitore neanche tanto a sorpresa, il secondo autore di un’ottima prova.
Manifestazione curata dalla locale società sportiva che, con piglio teutonico, garantisce efficiente organizzazione; percorso di gara abbastanza veloce, i circa 9km si snodano nei boschi sopra Carano, in val di Fiemme, alternando lunghi tratti in agevole falsopiano a brevi strappi con pendenze arcigne.
Partiamo quindi con l’impresa del biondo lagarino che, grazie ad una clamorosa rimonta finale, mette in fila i più blasonati Antonio Molinari e Carlo Rigoni. Like there’s no tomorrow dice il titolo ed è proprio questo lo spirito che anima "el Leoro", l’uomo che non conosce il domani; reduce dal primato personale sui 3000 timbrato venerdì e da una passeggiata di 9 ore sulla Marmolada al sabato, Davide Parisi si presenta al via di Carano in ottima forma. Partenza lanciata del gruppo che si sgrana appena la strada inizia a salire; in testa allungano i due favoriti della vigilia mentre dietro si lotta per le posizioni di rincalzo. Poco dopo il 6°km si scollina con Molinari saldamente in testa, staccato di circa 1′ segue Rigoni mentre Parisi transita con oltre 2’30" dal leader; la classifica sembra già scritta ma "el Leoro" compie il capolavoro in discesa. Come il Savoldelli dei giorni migliori si fionda a rotta di collo giù dal colle e recupera entrambi gli atleti che lo precedevano ma non solo, negli ultimi 500m si prende anche il lusso di staccare la compagnia e giungere solo al traguardo.
Trionfo nella categoria assoluta del Lagarina Crus Team completato al maschile da Marco Forletta (3°SM e 6° assoluto), Paolo Dallagiacoma (6°SM), Giulio Scrinzi (2° under 23) e Giovanni Dallacosta (1°JM) mentre sul versante rosa domina con Federica Scrinzi (1° posto SF e 2° assoluto), Scottini Giorgia (2° posto SF) e Chiara Gentili (4° posto SF). Da segnalare inoltre i numerosi altri piazzamenti nelle varie categorie Master.
Gara un po’ più solitaria nelle retrovie per "el Gringo" che continua comunque a mostrare grossi passi avanti. Su terreno favorevole ma non troppo conclude la prova in 47’21" che gli consente di piazzarsi 47° assoluto e 6° nella durissima categoria SM. Partito di gran carriera tiene bene il gruppone nel primo tratto in leggera discesa, dopo il 3°km iniziano gli strappi e la strada sale ma la celeberrima bandana nera è sempre li sulle code dei veterani della squadra. Nonostante il peso piuma le gambe digeriscono male le discontinuità della salita e allo scollinamento "el Gringo" si trova a dover inseguire in discesa, terreno non esattamente favorevole. Solo verso il 7,5°km le leve ricominciano a macinare lo sterrato, gli avversari che vengono raggiunti nel finale sono travolti dalla foga agonistica del treno giallo-blu che si invola sul piazzale d’arrivo "like there’s no tomorrow".
Prossimo appuntamento domenica 26 luglio a san Giacomo di Brentonico per il super classico estivo della scalata al monte Altissimo.