PENSIERI, SODDISFAZIONI E PREOCCUPAZIONI DI TUTTI NOI

Si è da poco chiuso un anno ricco di soddisfazioni ….. una stagione che ci ha visto attivi protagonisti su tutti i campi; con i giovani, nell’attività agonistica, in campo organizzativo e sociale il Lagarina Crus Team ha sempre risposto con la presenza e molto impegno soprattutto grazie alla collaborazione di tutti NOI soci. Il risultato in termini di soddisfazioni è stato finora grande, sicuramente molto più di quanto era nelle aspettative e questo ci consegna grosse responsabilità per questa e le successive annate.

La stagione invernale è già molto avanti, all’appello delle manifestazioni importanti mancano solo i campionati Italiani di Cross (assoluti e Master) ed i campionati Indoor Master, una stagione invernale molto difficile per noi soprattutto per le difficoltà che atleti ed allenatori si sono trovati a vivere per pianificare ed eseguire gli allenamenti.

La chiusura della palestra scuole medie di Villa e l’obbligata riduzione dell’utilizzo delle ITI, ha sconvolto moltissimo le abitudini consolidate di noi tutti che viviamo la palestra tutti i giorni.

Per il gruppo che si allena a Villa Lagarina già “spaccato” fra le elementari di Villa e Nogaredo ha visto venir meno anche gli spazi interni alle scuole. I rettilinei di 100mdi pista e asfalto e l’annesso piccolo circuito venuti meno hanno obbligato i ragazzi a uscire su strada trafficata anche solo per fare semplici allunghi impedendo di fatto un lavoro importante.

I gruppi che si allenano alle ITI in egual modo hanno vissuto le difficoltà scaturite dal ridotto utilizzo (con il raddoppio del costo) dell’impianto e contemporaneo afflusso maggiore di atleti e condizionato anche dall’assunzione dell’onere pulizie.

Non possiamo comunque che essere soddisfatti, in primo luogo per l’impegno che tutti abbiamo impiegato nell’adattarci a questa difficile situazione, ma molto per i risultati comunque soddisfacenti finora ottenuti in occasione dei 5 campionati Italiani a cui gli atleti del CRUS hanno partecipato.

Il CRUS e la CRISI. È una bella scommessa, quella di proseguire su questo standard d’impegno, con le risorse economiche che continuano a diminuire, con le spese che aumentano in proporzione ancora maggiore. Non è mai stata mia abitudine dare troppa responsabilità alla mancanza di disponibilità economica, ma in questo momento sono proprio le risorse limitate a incidere in maniera determinante sul modo di condurre la nostra attività.

Questa situazione ci costringe a impegnarci di più in organizzazioni, a volte sopportate, pur di procurare risorse.

Importante sarà darci delle regole di comportamento atte a ridurre al massimo le spese in ogni ambito. E vero che è importante mantenere il più possibile invariato il calendario di partecipazione alle gare, ridurre le partecipazioni alle manifestazioni sarebbe come porre dei limiti all’attività, alla possibilità di far fare esperienza ai ragazzi; ma questo sarà possibile solo se tutti noi partecipiamo a un comune modo di agire atto ad ottimizzare le risorse.

 

Come opera il dirigente CRUS?. Partecipare per capire. Quanto è importante il lavoro dei Tecnici Lo vediamo giorno per giorno si percepisce dalla dedizione, dalla disponibilità e dall’umanità che li accompagna quotidianamente, anche se a volte non viene totalmente riconosciuta l’importanza del loro lavoro.  Molto meno visibile e nascosta è l’opera dei dirigenti, di chi permette, ad esempio, di poter aprire semplicemente la palestra, ovviamente dopo aver provveduto a eseguire tutto l’iter burocratico che si concluderà solo dopo il pagamento della fattura. Con quali risorse? Contributi, sponsor, lavori vari e diversi, ecc.; i bilanci, le relazioni, i rendiconti, la promozione dell’attività, le riunioni, le assemblee e poi ancora il materiale, abbigliamento, iscrizioni, statistiche, aggiornamento sito ecc. ecc. E poi le organizzazioni: sono più onerose che utili? Noi dirigenti lo dobbiamo decidere in anticipo dopo le valutazioni del caso.

Quanto lavoro c’è dietro ognuno di questi compiti? Può essere tanto o poco, il risultato ne definisce la bontà, la valenza proprio come l’allenamento dell’atleta. Un buon lavoro può voler dire un ottimo risultato che non è scontato.
 
L’atleta, l’allenatore, il dirigente e i collaboratori tutti uniti per una linea comune: L’IMPEGNO.
Immagino l’atleta quando inizia la preparazione: motivazioni, speranze, volontà, progetti e propositi: più avanti nel tempo ecco che  la scuola, la stanchezza, le difficoltà, gli impegni extra diventano sempre più “mine vaganti”, anche giustificate, che rischiano di compromettere tutto. ci siamo: se la reazione è decisa, convinta anche proseguire un percorso che può determinare la crescita equilibrata del ragazzo con la consapevolezza di un risultato alla portata è possibile; viceversa c’è poca speranza di ottenere del buono ed ogni giustificazione emerge dalla mente.

Se alle interferenze reagiamo come si deve costruiamo cose di valore ma se ci limitiamo a fare il minimo indispensabile o giustificare, il nostro fare non sarà di qualità, manca di qualcosa e anche se positivo non sarà completamente goduto, perché? Non è lo stesso di quello che potrebbe essere stato.

Sappiamo bene che ogni componente del CRUS dedica quanto può, ma è mio compito stimolare e far comprendere come la qualità dell’impegno può cambiare il risultato per NOI tutti e la soddisfazione/gratificazione per se stesso.
 
Un carissimo saluto ed augurio a tutti voi
Il vostro presidente  ClaudioP