Le staffette nel DNA del CRUS un quartetto si fa onore alla VasaStaffetten

Le gare di staffetta una tradizione nel CRUS.

È tradizione di qualche anno quella della GinkoStaffetten una corsa a 5 sui percorsi suggestivi della Val di Fiemme e il CRUS non manca l’appuntamento con la staffetta, segno di squadra, di impegno e risultato collettivo. Questa volta non sono ne 4×100 ne 4×400 ma 30km da correre in 5 frazioni su diverse distanze. Sono le “Ladies in Giallo”, a far il miglior piazzamento un 4^ posto che poteva essere il podio se un errore di percorso (peraltro di molti) non le avesse penalizzate. Corsa lanciata da Monica Giordani raccolta dall’amica Monica Dossi per passare il testimone a Silvia Battisti poi alla giovanissima Elena Schelfi per far concludere la fatica dall’esperta Federica Scrinzi. Buona la prova anche dei maschi della “L.C.T.Flechas” che schieravano Aldo Nardon, Marco Mazzalai, Mirko Scottini, Alessandro Broz per concludere con i 10km di Sebastiano Bisesti al sesto posto assoluto. Ottima anche la prova degli “L.C.T.Heroes” formati dai fratelli Ezio e Efrem Folgarait, da Domenico Catalano, da Renzo Mittempergher e Paolo Bort che concludono al 14esimo posto complessivo di questa prova che era solo un ultimo test prima di “salire” in Norvegia. Da segnalare come le staffette in giallo erano tutte D.O.C. contro squadre formate per lo più  da atleti di società diverse.

 

Gli Heroes in Norvegia nella “Vasastafetten”.

Dopo la Finlandia ecco che il CRUS sale ancora a visitare il nord dell’Europa con un gruppo di atleti, che quest’anno hanno fatto esperienze d’assieme prima sull’Etna (dove Paolo Bort ha vinto i 43km della sua scalata nei Veterani) e poi il collaudo nella Ginkostaffetten in val di Fiemme. Per rivedere in azione gli “L.C.T. Heroes” si va in Norvegia nel teatro de “La Vasalopet  estiva” per loro, manco a dirlo, in staffetta. Non solo c’erano ma hanno anche piazzato un ottimo risultato d’assieme, un 15esimo posto di gran rispetto contro le 120 formazioni al via.

La prima è lanciata da Paolo Bort, 21,5km di gran lena con Domenico Catalano a raccogliere il testimone (virtuale) per correre oltre 23km – la seconda parte è tutta targata Folgarait con Ezio che compie il tratto più lungo (24,5) e consegna a Efrem la conclusione che arriva dopo 7h03 minuti  necessari per correre 90km di continui saliscendi dove in inverno si misurano i fondisti più accreditati delle Marathon con gli sci stretti.

Ancora una volta il Giallo/Blù ha portato a sconfinato l’Italia con onore e sportività ……. BRAVI